lunedì 7 maggio 2012

L'Ucraina e il governo italiano svelano il loro vero volto


12 deputati e funzionari ucraini hanno chiesto ed ottenuto un incontro d’ urgenza con i deputati italiani, incontro effettivamente avvenuto  intorno al tavolo del presidente della Commissione Esteri il 19 aprile 2012, a Montecitorio.
   Sono dodici persone: deputati e funzionari (forse poliziotti). Argomento : l’ex Primo Ministro, Julija Tymošenko (qui), capo della opposizione al momento in cui è stata arrestata e in poche ore giudicata e condannata a sette anni di reclusione.


   Uno dopo l'altro sono lì a dirsi offesi (offeso il loro Paese) per avere accolto e ascoltato al Parlamento italiano la figlia della loro prigioniera. Lo dicono con particolare acredine e cattiveria rivolgendosi  Furio Colombo, presente in quell’incontro in quanto è stato proprio Furio Colombo, insieme ai deputati Vernetti e Mecacci , a invitare Eugenya Tymoshenko, figlia di Julia, al Comitato per i Diritti Umani della Camera dei Deputati. 


   Chi “parla” è Olena Bondarenko, che oltre che deputato è anche primo vicepresidente della Commissione sulla libertà di espressione e di informazione e presidente della sottocommissione sulle trasmissioni radiotelevisive la quale inoltre chiede alla rappresentanza italiana di unirsi alla condanna della ex primo ministro ucraino, ora capo dell’opposizione “traditrice e giustamente carcerata”.


   A tali parole “imbarazzanti per noi” [Furio Colombo, ndr] lo stesso deputato risponde “che non ci saremmo prestati a fare da giuria cieca disposta a confermare la loro condanna, di cui sappiamo solo che impedisce l’opposizione e nega la democrazia”. 
    Tale posizione è pienamente condivisa dagli altri nostri deputati presenti : Antonione, Pianetta, Tempestini e Maran mentre (inaudito!) i deputati leghisti presenti dicono con energia che loro non vedono niente di sbagliato in questa visita e vogliono che si sappia che sono d'accordo con gli emissari della polizia e del Parlamento ucraino!!
   Tale incontro ha un preciso obiettivo: vogliono che i Mondiali di calcio che stanno per svolgersi in quel Paese,  avvengano come se tutto fosse perfettamente normale e si parli solo di calcio.


   Successivamente, il 2 maggio avviene un altro fatto anch’esso inquietante : il segretario generale dell'Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione europea) l'ambasciatore italiano Lamberto Zanner, va ad  annunciare alla commissione Esteri del Senato, il “basso profilo” che il governo italiano intende adottare verso l’Ucraina. Precisa: "La diplomazia non può entrare in una vicenda così delicata. E poi l'Ucraina sta per assumere la presidenza di turno dell'Organizzazione, dunque meglio non creare problemi.”

  Cito testualmentoeil pensiero di Furio Colombo:
…e improvvisamente ti viene in mente che mai nessuno, negli Anni Trenta” ebbe il coraggio di parlaredelle  leggi razziali in Germania e in Italia, mentre quelle leggi già segnavano i due Paesi e annunciavano la tragedia. “Basso profilo", doveva essere la parola d'ordine delle diplomazie di allora, come si legge nella biografia dell'ambasciatore americano a Berlino nel 1939 (a cura di Erik Larson, Neri Pozza). 
Solo dopo, sono stati contati - a milioni - i morti.  Eppure quelle leggi erano l’annuncio di tutto. Possibile che la parte peggiore della storia debba ripetersi indisturbata, sia pure con l'abilità di camuffarsi ogni volta ?


Quando l'umanità non riesce a trarre insegnamento dagli errori (e dagli orrori) del passato, smette di evolversi e tutti coloro che direttamente o indirettamente ne sono complici, non possono né debbono avere alcuna giustificazione. Nessuno di noi può sottrarsi, pena una dichiarata collusione ideologica, al compito di combattere tale involuzione con tutte le nostre forze e possibilità. Ne va della nostra dignità, del futuro dei nostri figli, della Libertà per cui si sono immolati milioni di persone in Italia e nel mondo.
Julija Tymošenko


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