martedì 7 febbraio 2012

Maldive? No, grazie.


Malè. La capitale più piccola del mondo. La capitale delle Maldive. Uno dei nostri sogni-vacanza più diffuso.
Stanotte, in un'altra parte di questo paradiso turistico, quello fatto di spiagge coperte da bottiglie di plastica, quelle dove l'alcool è bandito e la violenza sessuale sulle donne non è un reato, è scoppiata la rivolta che ha portato al golpe contro il presidente  Mohamed Nasheed, il primo presidente eletto democraticamente dopo 30 anni, accusato di essere troppo moderato e non abbastanza ortodosso nel rispetto dei precetti di Maometto.
Si, perchè per chi non lo sapesse, la Repubblica delle Maldive è musulmana.
   O meglio, lo era fino a stanotte. Gli integralisti, a cui appartiene un numero sempre maggiore di giovani istruiti in Arabia e Pakistan, che seguono l’islam wahabita, tipo Bib Laden & C. tanto per capirci, hanno fatto cadere il presidente.

Ma chi sono questi integralisti?!? Esattamente quelli che affermano che i terroristi suicidi non fanno altro che seguire alla lettera il Corano.
Quelli che per proprio convincimento intendono, foss'anche a colpi di uomini-bomba, estendere ad altri l'applicazione integrale dei dogmi della fede musulmana: alla propria famiglia, alla società in cui vivono o addirittura a tutti gli abitanti del pianeta.



L'integralismo islamico, basata sul Corano e la Sunna, che per lo più è associato a movimenti come quello dei Fratelli Musulmani, sostiene il dovere dell'applicazione rigida e totale della legge islamica erga omnes. Si, avete capito bene: l'integralismo islamico  pretende di mutare, con le buone o con le cattive, non solo la loro di vita, religiosa politica e sociale, ma quella dell'intero pianeta!

In certi paesi musulmani poi, come l'Arabia Sudita, si arriva persino a proibire (sotto pena di carcere o espulsione) persino la detenzione privata di oggetti relativi ad altre religioni (crocifissi, Bibbia, etc)!

La musica è sempre la stessa: la cultura della violenza, della sopraffazione. 

Certo, neanche noi cattolici siamo senza peccato. Che esista l'integralismo cattolico è un fatto.
La dottrina cattolica, in buona sostanza, è una dottrina in base alla quale l'azione politica dei cattolici deve tendere a realizzare integralmente la propria concezione ideale, plasmando ogni aspetto della società civile sul modello dei principî della dottrina cristiana e rifiutando compromessi o alleanze con altre correnti ideologiche. Tant'è che in ambito europeo, l'accusa di "integralismo cattolico" è stata recentemente mossa nei confronti della Chiesa cattolica, per i discorsi di papa Benedetto XVI contro il nichilismo ed il relativismo culturale, e verso movimenti ed associazioni cattoliche come Comunione e Liberazione ed Opus Dei.

Cercando in profondità circa il fondamentalismo, l'integralismo e via discorrendo, ho potuto verificare alcune cosette che è bene precisare:

- Si qualifica come integralismo in senso lato qualunque ideologia con cui si miri alla costituzione di un sistema omogeneo in cui non esista pluralità di ideologie e programmi: o (1) conciliando e unificando tutte le posizioni esistenti; o (2) rigettando e delegittimando tutte le posizioni diverse dalla propria, e rifiutando qualunque compromesso affinché quest'ultima prevalga su tutte le altre.

Il termine integralismo può essere quindi riferito a diversi significati:

  integralismo religioso, che intende una visione integralista della religione (generalmente del 2º tipo);
  integralismo politico per indicare una visione integralista in politica (generalmente del 1º tipo).

Ovviamente quello a cui mi riferisco è quello religioso.

Qualcuno potrebbe pensare : "Meno male che da noi queste cose non succedono!", oppure : "...questi musulmani qui in Italia dovrebbero cacciarli via tutti!".

Beh, se qualcuno di voi si riconosce in una di queste due esclamazioni, vorrei ricordare un paio di cosette:

- la storia ci ricorda che noi europei non siamo degli esempi di virtù. Basti ricordare le signore francesi che inzuppavano i fazzoletti nel sangue dei ghigliottinati come "souvenir", gli sputi e gli insulti dei cittadini inglesi mentre i condannati venivano condotti alla forca, o i balconi dei palazzi che si affacciano su Piazza del Municipio, a Torino, che venivano addirittura affittati per assistere ai roghi.L'attualità poi ci offre una miriade di esempi. 
Uno per tutti: l'Assessore Pier Gianni Prosperini (Assessore regionale ai giovani, allo sport e al turismo della Regione Lombardia di Alleanza nazionale) di cui riporto le sue affermazioni durante un'intervista: 
- I gay? «Garrotiamoli. Ma non con la garrota di Francisco Franco. Alla maniera degli Apache: cinghia bagnata legata stretta intorno al cranio. Il sole asciuga il laccio umido, il cuoio si ritira, il cervello scoppia». 
Non solo. Nella stessa intervista afferma anche:
- «Il gay dichiarato non può essere né insegnante, né militare, né istruttore sportivo ....i tossicodipendenti? Ci vuole il modello Singapore: lo stendi sulla panchetta e ten, ten dieci nerbate..»

Come esempio di cultura della violenza mi sembra di essere stato esauriente.

Per chi si dovesse trovare d'accordo con la seconda, tra il serio ed il faceto lo inviterei a vedersi il film di Abatantuono «Cose dell'altro mondo» e più seriamente, di tener conto di questi dat: sono circa 3 milioni gli immigrati regolari in Italia (oggi sono quasi quattro) i quali hanno dichiarato, solo nel 2006, redditi per oltre 21 miliardi di euro. Su questi hanno versato tasse per quasi 2 miliardi. Il reddito derivante da attività d'impresa è di 1 miliardo e 190 milioni. Quello da lavoro autonomo 700 milioni di euro. É chiaro il concetto?
C'è gente musulmana che è qui, lavora, si rompe la schiena, paga le tasse e ci aiuta a portare il fardello, e di certo non va a farsi esplodere come i terroristi.

É il fanatismo che dobbiamo mettere all'angolo. É la cultura della violenza che dobbiamo ricacciare nelle fogne da cui è stata partorita. Per carità, neanch'io mi sento uno stinco di santo, ma quand'è troppo è troppo!

E sapete una cosa? Che se volevo andare alle maldive, adesso col cavolo che ci vado! Non mi va di foraggiare con il denaro (che non ho, ndr) chi poi si sente padrone di stuprare e uccidere in nome di un credo che niente ha a che vedere con il Corano.

Adotterei proprio la vendetta economica. Poi vorrei vedere cosa farebbero senza quei milioni di turisti che vanno a lasciarci un sacco di quattrini per le vacanze.


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